“Il Maccheronis non può e non deve rimanere isolato”. Sono state queste le parole della Presidente della Regione Alessandra Todde durante l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio a Budoni, dove la Presidente ha incontrato i sindaci di Budoni Antonio Addis, di San Teodoro Rita Deretta, di Posada Salvatore Ruiu, di Siniscola Gianluigi Farris e di Torpè Martino Sanna. All’incontro hanno preso parte anche il prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, il deputato della Repubblica On. Emiliano Fenu e il Presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale Ambrogio Guiso.
All’ordine del giorno l’emergenza idrica che da mesi ha colpito la bassa Gallura e la Baronia. La Presidente Todde ha chiesto ai sindaci di presentare le loro proposte per arrivare a soluzioni condivise che possano quantomeno servire a tamponare l’emergenza per la durata della stagione estiva.
Il sindaco di Budoni Antonio Addis ha spiegato come si sia arrivati a cercare nei pozzi storici della cittadina gallurese una soluzione “che non è definitiva, ma che serve comunque per attenuare l’emergenza. I nostri progetti sono già stati presentati a Egas e Abbanoa e all’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione e sono lavori che possono trovare conclusione entro il 20 luglio.”
“ Siamo noi sindaci che cerchiamo soluzioni - ha detto Rita Deretta sindaca di San Teodoro - ma questo è inquietante perché proporre soluzioni dovrebbe spettare a chi è demandato alla gestione delle acque.” Secondo la sindaca è necessario che San Teodoro riceva acqua dalla diga del Liscia in misura corposa, per non incidere troppo sulla diga di Torpè che al momento è a corto di acqua.
Secondo i sindaci è necessario che la progettualità degli interventi venga affidata ai comuni e la Presidente Todde ha già indetto un nuovo incontro per mercoledì 12 giugno fra i sindaci dei 5 comuni e le società interessate alla gestione delle acque. Qualche critica è stata poi mossa alla Protezione Civile che hanno detto i sindaci “probabilmente non ha ancora capito lo stato di grave crisi esistente “.
Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, ha evidenziato la difficoltà nel reperire le autobotti necessarie per l’approvvigionamento idrico, a causa della carenza esistente in Sardegna. “Fino al mese di ottobre - ha detto - servono 4 autobotti al giorno e il costo è di oltre 130 mila euro”.
“ Serve coesione fra tutti gli attori - ha concluso la Presidente Todde - e se ognuno si impegna possiamo superare indenni l’estate. Per questo serve un forte segnale di solidarietà fra tutti i comparti. Il vero problema è dato dalla mancanza di interventi strutturali e si deve lavorare e pianificare in modo che il problema si possa risolvere definitivamente."