Il Sindaco di Budoni Antonio Addis ha emanato questo pomeriggio una ordinanza con la quale ordina, con decorrenza immediata, che l’utilizzo dei prelievi di acqua è consentito esclusivamente per i soli usi domestici, con il divieto di prelievo e utilizzo dell’acqua per usi extradomestici ed in particolare l’annaffiamento di orti privati, giardini e lavaggio automezzi, giardini e parchi pubblici.
L’ordinanza è rivolta a tutta la popolazione del comune di Budoni, compresi i titolari di pubblici esercizi e resta in vigore fino al termine della criticità idrica.
“É una giornata molto triste per un amministratore - dice il sindaco Antonio Addis - perché la nostra ordinanza colpisce una realtà che sta preparandosi alla stagione estiva. È una giornata triste per chi deve amministrare un territorio come il nostro, dove tanta gente ha deciso di investire sul turismo e che da tempo rappresenta un importante volano per l’economia sarda. Questa è una sconfitta della politica. Parliamo di allungamento della stagione, di investire risorse importanti sul turismo e ci troviamo costretti a dover far fronte ad una crisi come questa che complica la vita di tutti noi. Da tempo il nostro territorio deve combattere con la mancanza di acqua potabile, perché la potabilità non è mai stata garantita. E questo perché i potabilizzatori gestiti da Abbanoa non sono in grado di potabilizzare l’acqua che arriva dal Consorzio di Bonifica. Mi chiedo perché in questi anni sono stati cambiati manager e direttori generali delle società che gestiscono l’acqua in Sardegna, ma i problemi sono rimasti irrisolti.”
Insieme con il comune di Budoni sono interessati i comuni di Siniscola, Posada, Torpè e San Teodoro, servizi dalla diga Maccheronis il cui livello di acqua è sceso sotto il 40% della capienza.
“Nei giorni scorsi siamo stati convocati in Regione dalla Presidente Todde e ci è stato chiesto di adottare interventi per ridurre i consumi di acqua. Oggi dobbiamo far fronte a una crisi senza precedenti - prosegue il Sindaco di Budoni - e ho dovuto adottare una ordinanza che penalizza la nostra comunità, ma se è vero che le amministrazioni sono lo specchio della comunità, questa comunità non resterà ferma a guardare. Si naviga a vista, ma intanto dobbiamo intervenire subito ed evitare sprechi - conclude Antonio Addis - ma non possiamo risolvere i problemi soltanto con la speranza che finalmente piova e tutto torni alla normalità."